CHI SIAMO

L’Associazione CNOS-FAP Regione Umbria è l’Ente di Formazione Professionale dei Salesiani di Don Bosco.

I Salesiani hanno una lunga tradizione di carattere mondiale nella preparazione dei giovani e il loro inserimento nel mondo del lavoro. In Italia e nel mondo gestiscono decine di Centri di carattere professionale.

Le attività formative umbre si svolgono nei tre Centri di Istruzione e Formazione Professionale operanti a Perugia, Foligno e Marsciano.

L’Associazione regionale è parte della Federazione nazionale CNOS-FAP www.cnos-fap.it  che principalmente fornisce attività di aggiornamento del personale docente e non docente, organizza i Servizi al Lavoro e la mobilità europea degli allievi; stipula accordi di collaborazione con le aziende leader nei settori professionali di interesse. La Federazione pubblica periodicamente studi, progetti ed esperienze nel campo dell’orientamento e della formazione professionale.

STORIA

I Salesiani sono arrivati a Perugia per essere presenti in mezzo ai giovani e per aiutarli ad essere “buoni cristiani e onesti cittadini”. Sono presenti a Perugia dal 1922. Sono gli anni del “Penna Ricci” che tanta commozione suscitano ancora oggi in coloro che beneficiarono della infaticabile opera dei Salesiani.

Nel 1959, con lo spostamento in Viale Pellini, sorge l’Istituto attuale che offre alle Famiglie una Scuola Media e Superiore di qualità. Nel nuovo complesso riprende vigore l’ambito sportivo e l’animazione nel tempo libero. La PGS Don Bosco occupa giovani che praticano calcio, basket e volley.

A partire dal 1982 si apre il nuovo fronte della formazione dei giovani che sia avviano al lavoro. Il CNOS-FAP offre la possibilità di qualificarsi nei diversi settori a seconda delle richieste provenienti dal mercato del lavoro (settori: elettrico, meccanico industriale, termoidraulico, meccanico d’auto, ristorazione e servizi alla persona) ed aiuta i giovani nel loro inserimento nel mondo del lavoro. Con i cambiamenti socio-culturali i Salesiani adattano le loro strategie alle nuove esigenze. Nel 2010 i Salesiani si ritirano dalla stagione delle scuole (scuola media e liceo) e passano tutta la tradizione e il patrimonio scolastico di Don Bosco di Perugia ai collaboratori laici. L’Istituto Don Bosco si apre di più alla cittadinanza di Perugia e, insieme con le Autorità di Perugia, entra a far parte del Progetto del Quartiere. Una delle scelte prioritarie del carisma di Don Bosco si rivolge attualmente al mondo del lavoro e al mondo Universitario. Le strutture delle ex-scuole vengono trasformate in una moderna Residenza Universitaria che aprirà le sue porte ai giovani universitari a cominciare dal mese di ottobre 2012.

MISSION

Dedicarsi all’educazione dei giovani e, specificatamente, alla loro formazione, è stata per i Salesiani, fin dalle origini, l’attività più importante e caratterizzante.

Don Bosco, il fondatore dei Salesiani, ha iniziato a Torino, intorno al 1846, la sua attività pastorale, educativa e sociale, proprio attraverso il recupero all’istruzione e alla formazione dei giovani delle fasce deboli, mediante le scuole serali e domenicali, e i primi laboratori, nei quali ha formato i primi apprendisti, con caratteristiche di professionalità complete e con criteri rispettosi della persona.

Le Scuole Professionali Salesiane si sono sempre caratterizzate per avere accanto al momento formativo, culturale, scientifico, tecnologico, momenti di esercitazione pratiche, configurati in modo da emulare, per quanto possibile, la realtà di una vera e propria azienda.

Prendendo le mosse della pedagogia salesiana, miriamo ad incoraggiare e potenziare le qualità dei giovani, anche laddove esse siano nascoste agli stessi, per rendere i ragazzi consapevoli, fiduciosi e propositivi. Abbiamo come obiettivo, attraverso un’azione peculiare sull’intelligenza pratica, la formazione di buoni cristiani ed onesti cittadini, di persone capaci, responsabili e consapevoli del loro valore sociale e personale.

COMUNITA’ EDUCATIVA PASTORALE

La comunità educativa e pastorale chiamata CEP) coinvolge, in clima di famiglia, giovani e adulti, genitori ed educatori di tutti i settori operanti nell’Istituto.

Tutti i componenti portano in essa il contributo originale della loro esperienza e del loro modello di vita.

La CEP ha lo scopo di suscitare e favorire la collaborazione reciproca e di approfondire lo spirito salesiano e la pratica del Sistema Preventivo. Essa offre a tutti la possibilità di sentirsi corresponsabili per l’educazione dei giovani e per la realizzazione pratica delle diverse iniziative.

La CEP si raduna periodicamente ed offre a tutti la possibilità della partecipazione attiva (assemblea) e ai rappresentanti dei settori (membri del consiglio) la possibilità della condivisione delle decisioni concrete

IL SISTEMA PREVENTIVO

Don Bosco realizza la sua personale santità mediante l’impegno educativo. Da questa esperienza scaturisce la sua prassi pastorale e il suo stile pedagogico. Vita spirituale, impegno apostolico, metodo educativo sono tre aspetti di un’unica realtà: l’amore, la carità pastorale che unifica e muove tutta l’esistenza: essere nella Chiesa testimoni e portatori dell’amore di Dio ai giovani.

Diceva don Bosco che questo sistema si poggia sopra la ragione, la religione, e l’amorevolezza. Questo metodo educativo prende il nome di: Sistema Preventivo. Esso è anche una metodologia pedagogica caratterizzata da:

  1. La volontà di stare tra i giovani condividendo la loro vita, guardando con simpatia il loro mondo,attenti alle loro vere esigenze e valori;
  2. l’accoglienza incondizionata che si fa forza promozionale e capacità instancabile di dialogo;
  3. il criterio preventivo che crede nella forza del bene presente in ogni giovane, anche il più bisognoso, e cerca di svilupparla mediante esperienze positive di bene;
  4. la centralità della ragione, fatta ragionevolezza delle richieste e delle norme, flessibilità e persuasione nelle proposte; della religione, intesa come sviluppo del senso di Dio insito in ogni persona e sforzo di evangelizzazione cristiana; dell’amorevolezza, che si esprime come un amore educativo che fa crescere e crea corrispondenza;
  5. un ambiente positivo intessuto di relazioni personali, vivificato dalla presenza amorosa e solidale, animatrice e attivante degli educatori e del protagonismo degli stessi giovani;
  6. uno stile di animazione, che crede nelle risorse positive del giovane..

 

Questa proposta originale di evangelizzazione giovanile parte dall’incontro con i giovani là dove si trovano, valorizzando il patrimonio naturale e soprannaturale che ogni giovane ha in sé, in un ambiente educativo carico di vita e ricco di proposte.

Si attua attraverso un cammino che privilegia gli ultimi e i più poveri; promuovendo lo sviluppo delle risorse positive che hanno, e proponendo una forma particolare di vita cristiana e di sanità giovanile.

Questo progetto originale di vita cristiana si organizza attorno ad alcune esperienze di fede, scelte di valori e atteggiamenti evangelici che costituiscono la Spiritualità Giovanile Salesiana (SGS).

Il Sistema Preventivo trova la sua sorgente e il suo centro nella esperienza della carità di Dio che previene ogni creatura con la sua Provvidenza, l’accompagna con la sua presenza e la salva donando la vita. Questa esperienza dispone l’educatore ad accogliere Dio nei giovani, convinto che in loro Dio gli offre la grazia dell’incontro con Lui, e lo chiama a servirlo in loro, riconoscendone la dignità, rinnovando la fiducia nelle loro risorse di bene ed educandoli alla pienezza della vita.

Questa carità pastorale crea un rapporto educativo su misura dell’adolescente, frutto della convinzione che ogni vita, anche la più povera, complessa e precaria, porta in sé, per la presenza misteriosa dello Spirito, la forza del riscatto e il seme della felicità.

CODICE ETICO

A seguito del D.Lgs. 8 Giugno 2001, n.231, che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di responsabilità giuridica, il CNOS FAP ha adottato un modello organizzativo e di gestione al fine di evitare che vengano sanzionate per “responsabilità oggettiva” gli enti di cui, a qualsiasi titolo, fanno parte persone che possono commettere reati.

Per una migliore conoscenza dei comportamenti che, all’interno delle strutture, possono dar luogo a reati sanzionati penalmente e quindi, per evitare la commissione degli stessi, la Federazione Nazionale ha adottato e diffuso un codice etico in cui, nei 14 articoli che lo compongono, detta norme che disciplinano sia i rapporti tra le associazioni aderenti al CNOS FAP nazionale e la federazione stessa, nonchè tra i dipendenti delle prime e le associazioni medesime, sia la condotta che i dipendenti e i collaboratori devono tenere nell’adempimento delle loro funzioni.

CARTA DEI VALORI

Quali sono i valori caratteristici che distinguono un’opera educativa salesiana dalle altre opere educative? Cerchiamo di tracciare un quadro di questi valori.