L’Istituto Don Bosco di Perugia guarda al futuro
dopo ben cento anni di presenza in città

Anniversario / Quattro gli eventi in programma, tra cui un convegno dedicato alla formazione professionale e un incontro di carattere interreligioso

Cento anni di storia, ma con uno sguardo al futuro. L’Istituto Salesiano Don Bosco di Perugia festeggia quest’anno un secolo di presenza nel capoluogo umbro; risale, infatti, al 1922 l’arrivo dei salesiani in città, più precisamente nel quartiere popolare di Porta Sant’Angelo.

Gli anni vissuti in questa zona abitata da famiglie non abbienti sono ancora oggi ricordate con grande commozione da tutti coloro che beneficiarono della infaticabile opera dei salesiani, organizzatori instancabili di numerose attività dedicate ai ragazzi del quartiere come il miti-

L’Istituto Salesiano Don Bosco di Perugia festeggia anche un’altra importante ricorrenza, 40 anni di formazione professionale attraverso il CNOS-FAP Umbria (Centro Nazionale Opere Salesiane Formazioni previo riconoscimento dei crediti formativi. Si tratta principalmente di un percorso triennale finalizzato ad una qualifica professionale che è anche titolo di studio da cui si può accedere al 4° anno per il diploma ed eventualmente proseguire nell’istruzione superiore.

Cinque i settori proposti: meccanica industriale, impiantistica elettrica e termoidraulica, autoriparazione, ristorazione e servizi alla persona (acconciatura ed estetica). “Non si co oratorio del “Penna Ricci”.

I festeggiamenti per il centenario sono iniziati lo scorso 31 gennaio, giorno della morte di Don Bosco, con una solenne celebrazione eucaristica in Cattedrale presieduta dal Cardinale Gualtiero Bassetti, alla quale hanno partecipato, oltre ai laici legati alla realtà salesiana, tanti ragazzi della Polisportiva Giovanile (PSG) Don Bosco, una delle più antiche associazioni di Perugia. In programma il primo aprile il convegno dal titolo “Giovani e lavoro: il futuro negato? La formazione professionale risponde”. In agenda l’approfondimento delle linee di sviluppo con il PNRR e dei programmi che interessano le politiche attive del lavoro, alla presenza di politici e rappresentanti degli enti di formazione.

Si prosegue il 20 maggio con un convegno interreligioso alla presenza di S.Em. Cardinal Bassetti G. ed il 20 giugno con la presenza del Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, Don Ángel Fernández Artime. Infine, il 2 ottobre, giorno esatto di arrivo  dei salesiani a Perugia, si svolgerà una cerimonia nel quartiere di “Penna Ricci” con la deposizione di una lapide.

Una formazione professionale per crescere come persona

Corsi / Non solo addestramento ma anche insegnamento di soft skills

L’Istituto Salesiano Don Bosco di Perugia festeggia anche un’altra importante ricorrenza, 40 anni di formazione professionale attraverso il CNOS-FAP Umbria (Centro Nazionale Opere Salesiane Formazione Aggiornamento Professionale).
Oltre che nel centro di Perugia le attività si svolgono anche nella Casa del Ragazzo di Foligno e nella Piccola Casa del Ragazzo di Marsciano.
I destinatari dei corsi di formazione sono giovani che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado o che hanno abbandonato gli studi superiori.
Quindi è possibile accedere alla formazione anche a 15, 16 o 17 anni previo riconoscimento dei crediti formativi. Si tratta principalmente di un percorso triennale finalizzato ad una qualifica professionale che è anche titolo di studio da cui si può accedere al 4° anno per il diploma ed eventualmente proseguire nell’istruzione superiore. Cinque i settori proposti: meccanica industriale, impiantistica elettrica e termoidraulica, autoriparazione, ristorazione e servizi alla persona (acconciatura ed estetica). “Non si tratta di un semplice addestramento al lavoro – dichiara Elvisio Regni, direttore generale del CNOS-FAP Umbria – perché i nostri ragazzi e le nostre ragazze ricevono una formazione secondo il progetto educativo di Don Bosco che è finalizzato ad una crescita come persone.
Le competenze trasversali che riescono ad acquisire (capacità di lavorare in team, rispetto degli orari, cordialità, etc.) sono particolarmente apprezzate dalle aziende”.